Qualunque cosa io scriva su Giovanni potrebbe far pensare che io sia di parte essendo la sua compagna da più di 30 anni! Non è così: sono la sua critica più agguerrita, spesso il suo "grillo parlante". Ovviamente non scriverò di lui nelle vesti di marito o di padre di Ludovica e Martina, desidero che ciò rimanga custodito nell’ambito della sfera privata della nostra famiglia pur ammettendo che nel ruolo non è poi da disdegnare...Sul suo blog scriverò sinteticamente di lui come subacqueo avendo iniziato a conoscere assieme, 22 anni fa, quella "strana" attività che la bandiera rossa con fascia diagonale bianca segnalava su una spiaggia dell’isola di Vulcano. Era la nostra prima vacanza al mare da sposati ed il nostro spirito di avventura aveva preso il sopravvento dopo appena un giorno: dovevamo scegliere se annoiarci sotto un ombrellone e magari prendere il sole con qualche giro in gommone o affrontare qualcosa di nuovo.Da lì ci si è aperto un mondo nuovo e strabiliante! E’ pur vero che Giovanni dedicava gran parte delle sue giornate estive alla pesca subacquea fin da bambino praticandola anche a livelli impegnativi, ma dopo aver iniziato ad interagire con il Mare da spettatore, dopo aver capito che il regno sottomarino meritava di essere amato, rispettato e protetto, la subacquea ha riempito parte della sua vita ed il fucile è stato, ovviamente, appeso al chiodo. La sua sete di conoscenza, la sua curiosità ed il suo mettersi sempre in gioco lo hanno portato ad essere il subacqueo consapevole che è oggi. Con i suoi scatti che accompagnano la sua dote di sapere mettere nero su bianco le sue grandi emozioni, riesce ad incuriosire ed a far emozionare anche chi al Mare non è particolarmente legato. Il mio augurio, che è anche egoistico, è che possa continuare la sua attività esplorativa e divulgativa ancora a lungo! Io lo seguirò e lo supporterò, ancora una volta, come sempre...